Gli appunti del cuore
Dipinti di Anna Rita Alatan


Oggi, l'arte contemporanea è giustamente di gran moda. E di solito, c'è molta bella gente d'èlite alle inaugurazioni di queste mostre di grande attualità. Così è avvenuto anche per il recente (quanto riuscitissimo) vernissage-cocktail di Anna Rita Alatan, presso la galleria d'arte "Palazzo Margutta" un'accogliente sala incastonata ad hoc proprio nell'omonima, famosa via romana dei cento pittori.

"Non c'è vita senza Arte" affermava Picasso. E l'Arte per Anna Rita Alatan è davvero vita. Le serve per andare avanti, per lasciare un'impronta, per "sopportare" un'esistenza sicuramente impegnata. E' una terapia che l'aiuta a mascherare e a superare le sue innegabili inquietanti angosce, ad esprimere le sue emozioni, i suoi sentimenti. "Per me - confessa Ara - dipingere è amore : libera la mente da falsi pudori, fa sognare, e questo è quanto vorrei trasmettere a coloro che regalano un minuto del loro tempo ai miei quadri.

Una tela, davanti ai suoi occhi è sintomo della libertà assoluta di espressione : Quella di poter dar voce al suo mondo segreto. Compreso quello del cuore. E questa sua ennesima Mostra si intitola per l'appunto "Appunti del Cuore" : ossia ventisette palpitanti quadri di grosso formato e di rilevante spessore artistico (due su tutti - a mio parere - "Ballo zingaro" e "Peonia", davvero bellissimi).

Nel linguaggio di Anna Rita Alatan gli elementi più segretamente autobiografici si mescolano a quelli scopertamente esteriori. Ma ogni volta la pittrice riesce ad operare una specie di lucida riduzione di tutti quegli elementi in una struttura omogenea ottimamente integrate: che spesso produce impatti emotivi magari anche violenti, ma tutti da leggere e da meditare.

Anna Rita Alatan è un purosangue della tavolozza, che "scarta" volutamente di fronte ad ostacoli troppo bassi, una intellettuale acutissima, una firma ormai prestigiosa e quotata anche a livello internazionale (Mostre di successo anche in Francia, Austria, Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi) che non dorme sugli allori, e che magari interpreta il facile consenso come l'inizio di una fine artistica.

E' una pittrice che, al caso potrebbe anche modificare il suo linguaggio già consolidato e partire lancia in resta verso l'ignoto per cercarne di nuovi.

Questa sua ultima passeggiata pittorica, fatta là dove la portava il cuore (è il caso di dire) è comunque un invito a ciascuno di noi a trovare il tempo per quell'ora di affetto e di luce atti a scaldare i cuori, anche se purtroppo spesso intorpiditi.

Tutti i suoi quadri sono ritmi di volume colorati dove l'immagine può anche assumere il ruolo di pretesto. Tanti anni di ricerca e la sua pittura non ha perduto lo slancio inventivo, il gusto del rischio e la tentazione di camminare magari sul vuoto con un pennello variegato come bilanciere.

Un'artista così ci "costringe" quindi a considerare ogni cosa da un punto di vista inedito che ci veicola importanti messaggi: senza cercare effetti speciali senza sprecare inutilmente il fiato. Il tutto, spesso realizzato con una economia di segni e di colori esemplari. Come capita ai veri artisti.

Diceva Flaubert che il cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra ma si regala. Anna Rita Alatan con la sua ultima mostra personale ha saputo regalarci lo specchio del suo rilucente cuore, soffuso di tanti misteriosi (quanto affascinati) stupori esistenziali.
Hugo De Soto
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